Vision
La Standing Committee on Human Rights and Peace si pone come obiettivo un mondo in cui tutti gli studenti siano consapevoli di come il contesto sociale, economico e politico interferisce sul benessere della popolazione;
sappiano fornire al prossimo e alla collettività, senza alcuna discriminazione, gli strumenti per raggiungere il proprio potenziale di salute intesa nella sua accezione più globale e sia facciano altresì garanti del rispetto dei diritti umani in tutte le loro forme;
Mission
La SCORP, nel raggiungere tale obiettivo, si propone di promuovere, all’esterno e all’interno dell’Associazione, percorsi di autoformazione, studio e ricerca, volti all’attuazione di pratiche concrete per la difesa dei diritti umani e della salute. Si propone di stimolare la realizzazione di progetti locali e nazionali che, radicati nel territorio, possano agire un effettivo cambiamento del circostante. Si propone di sviluppare un’impostazione della medicina in cui la collettività sia al centro del dibattito attorno alla salute e che consenta l’empowerment dello studente e della popolazione in generale.
STORIA DELLA SCORP
In seno alla Federazione Internazionale delle Associazioni di Studenti di Medicina (IFMSA), la Standing Committee on Refugees nasce nel 1983 con l’obiettivo di portare alla luce le critiche condizioni di vita e di salute affrontate dalle persone migranti e rendere possibile per gli studenti di medicina la partecipazione alle missioni e operazioni di soccorso.
Negli anni si arrivò alla conclusione che non fosse sufficiente portare aiuto a posteriori e che si dovesse invece andare alla radice del problema, svelarne e fronteggiarne le cause: da qui nasce l’interesse verso i Diritti Umani, le loro violazioni, i conflitti e la violenza come push e pull factors di migrazione. Così nel 1995 l’area diventa SCORP, Standing Committee on Refugees and Peace, e nel 2005 l’acronimo acquisisce il significato che mantiene tuttora, Standing Committee on Human Rights and Peace.
In Italia la sensibilità verso queste tematiche inizia a far parte ufficialmente del SISM nel 1989, attraverso la figura del NOPNW (National Officer on Prevention of Nuclear War), che l’anno successivo si occupò di Medicina della Pace. Contestualmente all’ampliamento dei temi in IFMSA, l’area segue lo stesso percorso nel SISM, facendo la sua comparsa ufficiale come SCORP nel 1995.
La SCORP è, quindi, l’area del SISM che da anni si occupa di promuovere una cultura basata sul rispetto dei Diritti Umani e si fa attivamente promotrice di pace, con l’obiettivo di garantire ad ogni persona il diritto alla Salute.
La Carta dei Valori del SISM afferma che la SCORP “si propone di promuovere, all’esterno e all’interno dell’Associazione, percorsi di autoformazione, studio e ricerca, volti all’attuazione di pratiche concrete per la difesa dei diritti umani e della salute. Si propone di stimolare la realizzazione di progetti locali e nazionali che, radicati nel territorio, possano agire un effettivo cambiamento del circostante. Si propone di sviluppare un’impostazione della medicina in cui la collettività sia al centro del dibattito attorno alla salute e che consenta l’empowerment dello studente e della popolazione in generale”.
In area SCORP è emerso e si è sviluppato l’interesse dell’Associazione per le tematiche inerenti alla Salute Globale: grazie al Laboratorio di Mondialità, progetto che nasce nel 2007, nel SISM si inizia a parlare di determinanti della salute e di disuguaglianze, e si inizia a comprendere come la salute e la malattia siano il risultato di processi che vanno oltre la biologia e che devono essere inquadrati nel più ampio contesto sociale, economico, culturale e politico, apportando un contributo fondamentale alla formazione degli studenti di medicina. Nel 2009 viene creato un gruppo di lavoro dedito esclusivamente a questi argomenti, il Global Health Group, che contribuisce l’anno successivo alla fondazione della Rete Italiana per l’Insegnamento della Salute Globale in cui il SISM riveste un ruolo di primo piano.
Agli inizi l’area SCORP si occupava essenzialmente di Cooperazione Internazionale: sono nati negli anni vari progetti, tra cui il Calcutta Village Project, il Pemba Project, l’Harare Project, tutti conclusi mano a mano che in parallelo si veniva ad affinare la riflessione sul significato e sulle modalità della cooperazione stessa.
Ad oggi è attivo il Wolisso Project, creato nel 2005 grazie alla collaborazione con Medici con l’Africa – Cuamm, partner nazionale del SISM. Il progetto permette agli studenti del quinto e sesto anno, oltre che ai neolaureati, di prendere parte ad un tirocinio di un mese negli ospedali di Wolisso in Etiopia, o di Tosamaganga in Tanzania.
Alcuni dei Policy Statement del SISM, come “Diritto alla Salute e Accesso alle Cure” (2009) e “Cambiamento climatico e salute” (2017) sono stati direttamente promossi dall’area SCORP e contribuiscono a guidare l’Associazione tutta nella sua azione di advocacy.