Vision
La Standing Committee on Medical Education si pone come obiettivo il conseguimento da parte di tutti gli studenti di area
sanitaria, grazie alla formazione universitaria, delle conoscenze, delle competenze, delle abilità e delle attitudini necessarie per il pieno raggiungimento del loro potenziale come futuri professionisti della salute, al fine di realizzare la migliore assistenza sanitaria possibile;
Mission
Nel raggiungimento di tale obiettivo, si propone di approfondire le conoscenze
della popolazione studentesca in merito ai principi dell’educazione medica e promuovere negli studenti la consapevolezza della propria formazione e dei valori della professione medica. Si propone inoltre di stimolare la realizzazione e supervisionare l’andamento di progetti locali e nazionali che mettano in pratica i suddetti principi, così da porre in essere il concreto miglioramento della formazione sanitaria ed al contempo valutare l’applicabilità e l’efficacia degli stessi principi. Si propone infine di farsi promotrice verso le istituzioni universitarie e governative delle necessità di innovazione e miglioramento dell’educazione medica, al fine di adattare la didattica, nel suo svolgimento quotidiano, alle migliori evidenze in educazione medica.
STORIA DELLA SCOME
L’area di Medical Education è tra le più antiche in IFMSA. Alle origini, nel 1951, la Federazione si occupava infatti di scambi internazionali e di formazione.
Nel SISM, la SCOME nasce formalizzando sulla carta ciò che già l’Associazione faceva nella pratica: occuparsi della didattica e del curriculum formativo medico. Sin in dal principio, dunque, aveva lo scopo di agire alla base del processo formativo, modificando e aggiornando il percorso universitario, gli strumenti e i contenuti volti alla preparazione della figura professionale del medico.
L’obiettivo della SCOME è il conseguimento da parte di tutti gli studenti di area sanitaria, grazie alla formazione universitaria, delle conoscenze, competenze, abilità e attitudini necessarie per il pieno raggiungimento del loro potenziale come futuri professionisti della salute.
Per raggiungere tale obiettivo, si propone di approfondire le conoscenze della popolazione studentesca in merito ai principi dell’educazione medica e promuovere negli studenti la consapevolezza della propria formazione e dei valori della professione medica, di stimolare la realizzazione e supervisionare l’andamento di progetti locali e nazionali che mettano in pratica i suddetti principi. Si fa inoltre promotrice verso le istituzioni universitarie e governative di istanze di innovazione e miglioramento dell’educazione medica, al fine di adattare la didattica, nel suo svolgimento quotidiano, alle evidenze della letteratura in materia.
Durante gli anni la SCOME si è impegnata a proporre numerosi progetti per sopperire alle mancanze nella formazione universitaria.
A livello nazionale, nel 2002 nasce il progetto ClerkIta (Clerkship Italiane), attivo ancora oggi in molte Sedi Locali, che permette agli studenti di frequentare per quattro settimane un reparto italiano di eccellenza per la qualità didattica.
Nel 2005 nasce invece l’Ospedale dei Pupazzi, progetto in cui i bambini possono conoscere e sperimentare da vicino una visita medica attraverso il transfer sui pupazzi (dal 2018 di afferenza SCOPH – Standing Committee on Public Health).
Lo SMILE-X, progetto nazionale che mira ad aiutare gli studenti a sviluppare una capacità critica, etica e morale e ad educare all’attenzione verso i pazienti attraverso la clownterapia, nasce nel 2009.
Nel 2012 inizia la collaborazione con il CRIMEDIM (Center for Research and Training in Disaster Medicine, Humanitarian Aid and Global Health) per la realizzazione del DisasterSISM.
Più recente è il progetto TCB (Tecniche Chirurgiche di Base), nato nella Sede Locale di Novara e attivo come progetto nazionale dal 2014.
Nel 2016, infine, si svolge la prima edizione del WIME (Workshop Italiano in Medical Education) ispirato al TMET (Training Medical Education Trainers) dell’IFMSA, e che diviene progetto nazionale nel 2018.
Il lavoro della SCOME, tuttavia, non si è mai limitato all’organizzazione di progetti per l’integrazione del core curriculum: centrale è sempre stata l’azione di valutazione del percorso formativo e di advocacy con le Istituzioni per il suo miglioramento.
Alcuni esempi negli anni sono la collaborazione negli anni ‘90 con SIPeM (Società Italiana di Pedagogia Medica) per la sperimentazione didattica del nuovo ordinamento, il questionario nazionale di valutazione del corso integrato di Emergenze Medico-Chirurgiche (2002), la proposta di riforma dell’esame di accesso alle Scuole di Specializzazione presentata al MIUR nel 2005 e la costituzione di un Database delle Scuole di Specialità in Italia per permettere di avere comodo accesso alle informazioni utili per la scelta della sede dove sostenere l’esame.
Al 2010 risale l’istituzione ufficiale di una carica nazionale che potesse rappresentare il SISM in Conferenza Permanente dei Presidenti dei Corsi di Laurea in Medicina e Chirurgia (LOMEi, Liaison Officer on Medical Education issues).
Il SISM, attraverso la SCOME, continua ancora oggi a essere attivo sul panorama nazionale collaborando con associazioni quali SIPeM, GIMBE (Gruppo Italiano Medicina Basata sull’Evidenza) e Conferenza Permanente e istituzioni quali Parlamento e Ministeri.
Nel 2014, la SCOME e il SISM tutto hanno sentito la necessità di mettere nero su bianco i principi dell’azione politica dell’Associazione in ambito formativo, approvando al XLV Congresso Nazionale la Carta di Bari. Questo documento definiva il ruolo politico del SISM e le modalità con cui affrontare nei contesti istituzionali argomenti caldi in quel periodo, quali l’accesso programmato ai corsi di Laurea in Medicina e Chirurgia e Laurea Abilitante.
Nel 2019, alla luce del mutato contesto politico e il ruolo che il SISM intende assumere in esso, la Carta di Bari viene sostituita dal Policy sulla Qualità della Formazione e dal Manifesto sulla Formazione Universitaria del Dottore in Medicina e Chirurgia. Questi documenti specificano e chiariscono la posizione e l’impegno del SISM verso le migliori metodiche di insegnamento e valutazione, il percorso di abilitazione e i criteri di accesso ai Corsi di Laurea e invitano gli stakeholders a prendere una posizione attiva e concreta riguardo all’Accesso alla facoltà di Medicina e Chirurgia, alla Qualità della formazione e alla Laurea con Abilitazione.