Comunicato Stampa – Posizione del SISM in merito alle azioni genocidiarie e alla grave violazione dei diritti umani commesse dallo stato di Israele ai danni del popolo palestinese.

Leggi il Comunicato Stampa integrale.

Nel rispetto della “Carta dei Valori”, la Carta d’Impegno Associativo “Violazione dei Diritti Umani nei Territori Palestinesi” e delle Policy Associative “Approccio Globale alla Salute e alla Formazione Universitaria”, “Diritto alla Salute e Accesso alle Cure”, “Salute delle persone appartenenti alla comunità LGBTQIA+ e Lotta alla DIscriminazione” e “Salute delle persone migranti e con background migratorio

il SISM – Segretariato Italiano Studenti in Medicina – APS esprime la propria condanna nei confronti dello stato di Israele per le azioni genocidiarie e le gravi violazioni dei diritti umani perpetrate ai danni del popolo Palestinese.

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La violazione dei diritti del popolo palestinese non è iniziata il 7 ottobre 2023. Israele, sin dalla sua fondazione nel 1948, ha attuato pratiche coloniali e di apartheid, riconosciute e denunciate da organismi internazionali indipendenti. Dopo l’attacco del gruppo politico-militare di Hamas del 7 ottobre 2023, le azioni israeliane si sono intensificate in maniera sproporzionata, configurandosi come genocidio secondo la definizione della Convenzione ONU del 1948.Dati ufficiali aggiornati al 17 dicembre 2025 riportano: 70.668 persone uccise a Gaza (di cui 20.179 bambini) e 171.152 ferite. Ci teniamo a sottolineare che anche adottando le stime più prudenti le persone uccise non identificate o ancora sepolte sotto le macerie potrebbero essere centinaia di migliaia. Tra le vittime figurano operatori umanitari, sanitari, membri della Protezione Civile e giornalisti. L’insicurezza alimentare riguarda l’intera popolazione dei governatorati di Gaza, Deir al Balah e Khan Younis, con centinaia di migliaia di persone in condizioni di carestia.

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Alla luce della necessità di una lettura approfondita che integri prospettiva storica, sanitaria e sociale, il SISM ha stilato il report “Per una Palestina libera” (consultabile al seguente link: Per una Palestina libera – Storia di un popolo e della sua Terra) ed in seguito ha elaborato la Carta d’Impegno Associativo “Violazione dei Diritti Umani nei Territori Palestinesi”, un documento che nasce da un percorso collettivo di riflessione, studio e confronto, e che vuole ricostruire le radici del conflitto, denunciare le responsabilità della comunità internazionale e riaffermare che la speranza risiede nella collettività e nella lotta per la giustizia.

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