Come SISM, chiediamo alle Istituzioni Sanitarie, al Governo e alle strutture politiche sovranazionali e/o internazionali di:
🔵 Incrementare gli investimenti in ricerca e cooperazione internazionale, destinando risorse specifiche allo studio di nuove terapie, strumenti diagnostici e vaccini, con un focus particolare sulle patologie che colpiscono le comunità più vulnerabili. Si rende altresì necessario promuovere dei veri e concreti progetti di cooperazione internazionale, volti alla promozione della Salute e all’extravisibilizzazione di patologie dimenticate.
🔵 Promuovere campagne di sensibilizzazione pubblica e formazione sanitaria, volte a combattere lo stigma e aumentare la consapevolezza sull’impatto sociale ed economico di queste malattie. Difatti, attualmente, le Malattie Neglette sono fortemente interconesse ai concetti di discriminazione, stigma istituzionalizzato e determinanti sociali di salute
🔵 Inserire le Malattie Neglette e la Lebbra nelle agende programmatiche nazionali e internazionali, adottando politiche economiche sanitarie che garantiscano l’accesso equo alle cure, perché il Diritto alla Salute è universale, fondamentale e portante in qualsivoglia sistema culturale di riferimento.
🔵 Rafforzare i sistemi sanitari locali nei Paesi a basso e medio reddito, migliorando le infrastrutture sanitarie, le condizioni igienico-sanitarie e l’accesso ai servizi di base per interrompere il ciclo di povertà e vulnerabilità.
🔵 Favorire un approccio olistico che affronti i determinanti sociali di salute come la povertà, l’istruzione e le disuguaglianze, creando le condizioni per un cambiamento strutturale a lungo termine.
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